Spesso si sente parlare di scoliosi idiopatica dell’adolescente, ma tutti conoscono cosa realmente si cela dietro questo nome? Oggi nel nostro blog cercheremo di fare un po’ di chiarezza e soprattutto di spiegare in modo semplice i concetti base.
Innanzitutto quando la scoliosi non è secondaria o correlata ad altre patologie è detta idiopatica, ossia non se ne conosce la causa. Non serve cercare di risalire alle origini (spesso i genitori sono convinti che sia il peso dello zaino di scuola, l’atteggiamento che tengono i ragazzi sui banchi, ecc…), ma la realtà è che non si conosce il motivo per cui in alcuni soggetti si manifesta ed in altri no.
Quindi, cosa è esattamente questa scoliosi: è una curvatura laterale e di rotazione dei corpi vertebrali di una determinata area (principalmente dorsale e lombare). Mentre la curvatura sul piano occipitale spesso genera asimmetrie riconoscibili a vista, la rotazione dei corpi vertebrali genera il cosiddetto gibbo, che è più evidente facendo piegare in avanti i ragazzi.
Ovviamente è il medico che invia allo specialista il ragazzo ai fini di una valutazione piu’ precisa dell’entità e quindi del tipo di trattamente da effettuare.
Viene quindi in genere richiesta una Rx (con le nuove tecnologie la dose di radiazioni emessa è molto bassa), con la quale, insieme ad altri parametri tipo fase evolutiva, grado di ossificazione, sesso, ecc… viene valutata l’angolazione della scoliosi e relativa gibbosità.
Qualora i parametri siano oltre certe soglia, l’unica soluzione al momento risulta essere l’indosso di un busto correttivo.
Esistono tuttavia tantissime tipologie di busti, la fase del trattamento con relativi obbiettivi saranno oggetto del prossimo articolo.